Un volto misterioso

Spesso gli artisti, di ogni tempo, hanno celato figure, scritte, simboli e messaggi in codici, all’interno delle loro opere.

Ne è un esempio il famoso affresco di Giotto “Morte e Ascensione di San Francesco”, nella Basilica di San Francesco in Assisi, dove, nella ventesima scena della vita del Santo – raffigurante la morte di San Francesco –, Giotto, celò, nella parte alta di destra della nuvola, un volto satanico.

San Michele, Arcangelo, Misteri, Volti Misteriosi, Arte

Mentre, il Mantegna, nel suo “San Sebastiano” – conservato presso il Kunsthistorisches Museum di Vienna – inserì, sullo sfondo del cielo, una nuvola a forma di cavaliere su di un cavallo.

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All’interno della chiesa di San Nicola di Randazzo, è custodito un bel quadro raffigurante San Michele Arcangelo, di autore ignoto.

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L’Arcangelo è ritratto come un giovane guerriero alato (Archistratega, principe delle milizie celesti), sospeso su un cumolo di nuvole, con il corpo leggermente proteso in avanti, scruta le profondità infere che eruttano lingue di fuoco e getti di fumo. Esso, indossa una veste bianca – simbolo di purezza – con maniche corte ricamate su cui è posta la raffinata lorica, con accollatura quadrata, di colore blu cobalto – simbolo di giustizia –, con pteruges – su cosce e braccia –, contornata d’oro e decorata con phalerae. Il mantello color rosso – simbolo di nobiltà e coraggio –, fermato alle spalle con due fibule, scende lungo la schiena, si avvolge intorno ai fianchi e poi ricade lungo la gamba sinistra. Ai piedi reca eleganti calzari a mezza gamba; il capo è scoperto, i capelli biondi e fluenti. Nella mano destra impugna la spada, mentre con la sinistra sorregge una bilancia, con cui pesa le anime dei defunti (psicostasia o psicostasi).

Accanto la gamba sinistra di San Michele, parzialmente coperta dalle nuvole, s’intravede la figura a mezzo busto di una monaca, con velo e soggolo – che le cinge il collo – bianchi, mentre sotto la nuvola, su cui l’Arcangelo, poggia la punta del piede, si distingue la mano sinistra della religiosa, al cui dito indice porta un anello d’oro.

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Ma chi è la monaca ritratta nel dipinto dall’ignoto pittore. Si tratta forse di una santa,  oppure essa allude a una committenza femminile?

Certo, una cosa non esclude l’altra, in quanto spesso alcune sante, come Santa Caterina, venivano effigiate dai pittori, per rendere omaggio a committenti donne.

Tuttavia non si sa se il pittore abbia voluto alludere a una committenza femminile o abbia voluto effigiare una santa, ma a ben guardare quel volto – parziale – tra le nuvole, sembrano due scelte da escludere,  in quanto osservando con più attenzione la scena del dipinto, appare evidente che, il pittore abbia ritratto, in realtà, l’anima di una monaca (o badessa) che, sottoposta a giudizio al momento della morte, osserva il verdetto della sua pesatura; il piatto della bilancia, pende verso destra, pertanto l’anima della monaca è stata salvata, perché meritevole del perdono divino.

Lionardo Vigo, in occasione di un suo soggiorno in città, nel luglio del 1833, visitò il carcere della stessa e, in una missiva all’amico Ferdinando Malvica, raccontò: «E’ poco che si aperse una di quelle buche; vi si rinvenne incadaverita una monaca……forse imputata di sortilegio……Ma come morì? chiedeva nel mio raccapriccio al custode – se la scordarono forse;– forse! E si scorda vivo sepolto un’essere, il quale ha diritto alla vita quanto i malvagi stessi, che ivi lo chiusero…… ed ha grandi diritti alla pubblica compassione, perché era infelice!».

Si trattava, forse, della monaca del dipinto? La nostra badessa era una strega, per questo motivo fu giudicata da San Michele Arcangelo, dopo la sua morte?

Chi è la misteriosa badessa….qual’è la Vostra ipotesi?

FONTI BIBLIOGRAFICHE

GUIDI F., Il mestiere delle armi. Le forze armate dell’antica Roma, Milano, Oscar Mondadori, 2011.

VIGO L., Lettere di Lionardo Vigo a Ferdinando Malvica sopra una gita da Catania a Randazzo, in «Effemeridi scientifiche e letterarie per la Sicilia», Tomo X, Palermo 1834, p. 209.

FONTI INTERNET

Laboratorio d’Arte Cultor, Le immagini nascoste nei dipinti di Andrea Mantegna e di Giotto, <http://www.cultor.org/Mantegna/s.html >, agg. 2013.

Opere d’arti insolite. Opere misteriose, < https://antveral.wordpress. com/2012/06/10/3143/ >, agg. 2013.

Barletta D., Michele, un antico guerriero e santo, <http://www.clinicasanmichele.com/public/San%20Michele-dora%20barletta.pdf>, agg. 2013.

FONTI DELLE ILLUSTRAZIONI

Mantegna Andrea, San Sebastiano, Kunsthistorisches Museum di Vienna, tratto da: <http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/a/ac/MantegnaSebastian.jpg>, agg. 2013.

Giotto, Morte di San Francesco, Basilica Superiore di Assisi, tratto da: <http://it.wikipedia.org/wiki/File:Giotto_di_Bondone_-_Legend_of_St_Francis_-_20.
_Death_and_Ascension_of_St_Francis_-_WGA09146.jpg>, agg. 2013.

Ingrandimento volto satanico, tratto da: <http://www.cultor.org/Mantegna/s.html>, agg. 2013, riprodotta per gentile concessione della Cultor Comunicazione.

Un volto misteriosoultima modifica: 2013-11-06T18:58:00+01:00da angela-militi
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